Negli articoli precedenti abbiamo affrontato molti aspetti legati al percorso di crescita e affermazione di un musicista nell’era del digitale, sottolineando come, oltre a produrre musica di qualità con una precisa identità, l’artista attuale debba ragionare come una startup e attrezzarsi anche dal punto di vista del linguaggio, dell’immagine, della conoscenza dell’ambiente di riferimento e del suo potenziale pubblico, ideando una strategia complessiva e un piano di comunicazione ben strutturato.
Per quanto possa suonare indigesta ai puristi dell’espressione artistica, la capacità di raccontare in modo efficace e coinvolgente il proprio percorso umano e professionale è oggi una delle principali chiavi del successo di un artista. La forza di ciò che si produce artisticamente vale quasi quanto la qualità del racconto che se ne riesce a fare.
Tutto questo ha a che fare una materia molto ampia e almeno apparentemente complessa: il marketing.
COS’È IL MARKETING
Philip Kotler, lo ha descritto così: “Il marketing consiste nell’individuazione e nel soddisfacimento dei bisogni umani e sociali”, specificando però, che possono essere fornite altre definizioni a seconda del punto di vista dal quale lo si vuole analizzare.
Ad esempio, focalizzando l’attenzione sul suo ruolo all’interno della società, si potrebbe dire che: “Il marketing è un processo sociale tramite il quale gli individui e i gruppi ottengono ciò di cui hanno bisogno attraverso la creazione, l’offerta e lo scambio di prodotti e di servizi di valore.”
Dal punto di vista manageriale, invece, il marketing è “la capacità di creare il prodotto giusto sulla base dell’analisi delle ricerche di mercato”.
POTENZIARE LA TUA IDENTITÀ: IL BRAND POSITIONING
Ma da un certo punto di vista il marketing può essere definito semplicemente come “la messa in pratica del brand positioning”. In altre parole, dopo che si è individuato il proprio brand positioning, tutto che ciò si fa per comunicarlo e renderlo operativo è marketing.
Ma che cos’è il brand positioning?
“Brand” significa letteralmente “marchio” e il “branding” è l’attività di marchiare qualcosa.
Secondo Philip Kotler e Gary Armstrong, autori di Principi di marketing (considerato un manuale di riferimento a livello mondiale), il brand è “tutto ciò che un prodotto o servizio rappresenta per i consumatori”. Un brand permette quindi di far percepire come differenti due prodotti che all’apparenza sarebbero quasi indistinguibili e di renderne uno più rilevante dell’altro.
In ambito musicale potremmo dire che un brand non è solo il nome dell’artista o un simbolo che lo rappresenti, ma una combinazione di elementi che comprendono il nome, la musica, l’immagine generale, la storia e la reputazione che assieme funzionano come segno distintivo ed esclusivo dell’artista. Il brand di un artista è dunque la percezione complessiva che il pubblico si è fatto di quell’artista e della sua musica.
Il brand positioning ha lo scopo di mettere un marchio in una posizione quanto più possibile dominante nella mente del pubblico potenziale, facendo così in modo che venga percepito come diverso e migliore rispetto agli altri già presenti nel settore.
IL BRAND POSITIONING APPLICATO ALLA MUSICA
Proviamo ora ad applicare questo modello al mondo della musica. L’obiettivo è far entrare il tuo progetto artistico e la tua musica nella mente del tuo pubblico potenziale e ricavarti proprio lì uno spazio che sia tutto tuo.
Il tuo brand positioning, quindi, è un’attività che si svolge nella mente del tuo pubblico target e ha lo scopo di differenziare il tuo progetto da quelli dei concorrenti e renderlo la scelta preferita dall’utente
È il modo in cui vuoi che il tuo “brand” venga percepito, ma soprattutto è il sistema con cui ti differenzi dalla concorrenza rendendoti rilevante tra la moltitudine di messaggi creati dai competitor del tuo stesso ambito artistico. È il motivo per il quale il pubblico sceglierà te preferendoti alla concorrenza.
IL BRAND POSITIONING COME BASE DEL TUO MARKETING
Al momento di partire per il tuo percorso, di certo dovrai confrontarti con uno di questi tre scenari:
- Hai un progetto artistico davvero nuovo e assolutamente unico.
- Hai un progetto che, per quanto caratterizzato e riconoscibile, ha diversi altri artisti competitor di area artistica simile.
- Hai un progetto molto simile a tante altre cose che già esistono sul mercato.
Nel 99% dei casi ti troverai nella seconda o nella terza condizione.
Dovrai quindi provare ad emergere e spiccare tra l’enorme quantità di nuove uscite di brani, dischi, videoclip, anteprime esclusive, storie Instagram, post sponsorizzati e playlist tematiche. Ti troverai a dover combattere in un ambiente già saturo di artisti con proposte non particolarmente diverse dalla tua, creare la tua strategia partendo dal brand positioning può metterti nelle condizioni di differenziarti in modo palese dalla concorrenza e renderti riconoscibile nella mente del tuo pubblico target.
Al Ries e Jack Trout, ideatori del brand positioning, nel loro libro La conquista della posizione vincente (1988) affermavano: “Se l’azienda non si preoccupa del suo posizionamento, sarà il mercato stesso a farlo.” Quindi, se non sarai direttamente tu a prenderti cura del tuo posizionamento di marca, lo faranno spontaneamente gli ascoltatori e il risultato potrebbe anche non piacerti affatto.
In realtà, nella maggior parte dei casi, per posizionarsi nella mente del pubblico target non è strettamente necessario possedere delle caratteristiche fortemente differenzianti. Una strategia di differenziazione si pone infatti l’obiettivo di far percepire il prodotto differente anche quando non lo è.
A volte può bastare mettere bene in evidenza una caratteristica che già possiedi o manipolare ciò che è già nella mente dell’ascoltatore per costruire una differenziazione percepita e ottenere ugualmente il risultato.
UNA GRANDE ARMA A DISPOSIZIONE
Nell’era digitale, l’accoppiata brand positioning + Internet marketing è una grande arma a disposizione di un artista che voglia far emergere il suo progetto in uno scenario così competitivo, ma come si applicano queste strategie nel dettaglio?
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Questo articolo è estratto da La Musica Attuale – come costruire la tua carriera musicale nell’era del digitale, di Massimo Bonelli.