Continuiamo la nostra analisi del Music Business Canvas.
Lo abbiamo diviso in due parti e abbiamo capito come svilupparne la parte destra, quella che il pubblico può vedere, i campi da 1 a 5.
Vediamo ora la parte sinistra, con i campi da 6 a 9.
6. RISORSE CHIAVE (ASSET)
Ora affacciamoci sotto la superficie del lago, un’area a cui il pubblico non ha accesso. Qui incontriamo un primo grande blocco: quello delle risorse chiave, che racchiude gli asset strategici di cui un artista deve disporre per attuare e sostenere il proprio modello di business.
Le risorse chiave identificano ciò di cui hai bisogno affinché il tuo modello di business funzioni.
- Risorse fisiche
Comprendono i beni materiali quali reti di distribuzione della tua musica, impianti, tecnologie, strumenti e tutto ciò che fisicamente ti è necessario per produrre, distribuire e vendere le tue proposte di valore. In questa lista potresti inserire cose tipo gli strumenti musicali che possiedi, il tuo home studio, il tuo sito web, un eventuale furgone, eventuali gadget ecc.
- Risorse intellettuali
Comprendono il know-how del tuo progetto, il diritto d’autore che ti spetta, il valore del tuo brand, la tua reputazione, le partnership che hai attivato e il database dei tuoi fan.
- Risorse umane
Fondamentalmente si tratta della tua squadra di lavoro ed eventualmente di uno o più tecnici o consulenti esterni che avrai deciso di coinvolgere, ad esempio per ottimizzare la produzione di un brano.
- Risorse finanziarie
Quelle che sarai riuscito a raccogliere per far partire il tuo progetto o che puoi procurarti, magari attraverso un’azione di crowdfunding.
Anche se è sempre una buona idea essere il proprietario dei tuoi asset, puoi noleggiarli o condividerne alcuni con i tuoi partner. Per compilare al meglio il blocco risorse chiave del tuo Music Business Canvas, cerca di non confondere le risorse con le proposte di valore musicale. Le risorse sono gli strumenti (fisici, intellettuali, umani e finanziari) che ti permettono di creare le tue proposte di valore musicale.
7. ATTIVITÀ CHIAVE
Il blocco delle attività chiave descrive le attività strategiche da svolgere per creare le proposte di valore musicale, raggiungere i clienti, mantenere le relazioni con loro e generare ricavi. Questo blocco stabilisce quindi quali sono le attività più importanti per far funzionare la tua attività e il tuo modello di business.
Come per le risorse chiave, anche le attività variano in base al tipo di modello di business. Ci sono artisti che puntano più sul live, altri più sullo streaming, altri invece hanno un pubblico più adulto che ha ancora interesse per l’acquisto di oggetti fisici. Tutto dipende dal modello di business scelto.
Le attività chiave (proprio come le risorse chiave) sono quelle realmente importanti per far funzionare il tuo modello di business. Non comprendono tutte le attività che svolgi quotidianamente per gestire il tuo progetto, ma solo quelle principali e imprescindibili.
Evita di sovraccaricare questo blocco con attività non strategiche. Mantieni sempre una visione d’insieme chiara e sintetica del tuo modello di business.
Quali sono quindi le attività quotidiane, settimanali o mensili senza le quali il tuo progetto musicale non potrebbe stare in piedi?
Un ottimo modo per scoprire se un’attività è essenziale o meno è domandarsi: “Che cosa accadrà se smetto di fare questa cosa per un mese?” Se pensi che interromperla manderebbe in crisi il tuo sistema di lavoro, allora si tratta di un’attività chiave.
Le attività chiave potrebbero essere ad esempio scrivere canzoni, arrangiarle e pre-produrle, gestire la tua community, potenziare il tuo branding, provare il tuo live, espandere la tua rete di contatti e relazioni ecc.
Scegliere il giusto set di attività essenziali, concentrarsi solo su quelle e ridurre gli sprechi di tempo e risorse può aiutarti a diventare più efficace e produttivo.
8. PARTNER CHIAVE
Il blocco dei partner chiave definisce la rete dei partner e dei collaboratori esterni necessari al funzionamento del tuo Music Business Model.
L’artista è un sistema che agisce in un ecosistema più grande: non è possibile pensarlo come autosufficiente. Esistono infatti attori esterni strategici (persone e aziende) che gli permettono di realizzare pienamente il suo modello di business e di aumentarne le possibilità di successo. Queste relazioni strategiche possono aiutarlo a ottimizzare risorse e attività, a competere sul mercato, a diffondere il suo progetto musicale in maniera più capillare e a entrare in contatto con nuovi ascoltatori.
Se lavori con risorse limitate, le partnership possono aiutarti a svolgere il tuo lavoro riducendo l’impiego di tempo e risorse. Ovviamente, come tutti i rapporti sani, ogni partnership si basa su un modello do ut des, quindi nel ricevere dovrai anche essere pronto a dare. Potresti ad esempio stringere alleanze strategiche con altri artisti per condividere una sala prove, realizzare un live tour assieme o lavorare a un brano da co-firmare. Potresti avviare una partnership con un grafico emergente che lavori al tuo brand e ai tuoi visual, in modo da crescere insieme. Potresti stringere un accordo con un produttore artistico che curi il perfezionamento e il mix di tutte le tue pre-produzioni ecc.
Come potrai intuire, è importante creare partnership valide. In questo modo renderai il tuo progetto capace di rispondere a bisogni che non possono essere soddisfatti dalle sole risorse della tua squadra di lavoro.
9. COSTI
L’ultimo blocco è quello dei costi. Comprende tutte le spese che dovrai sostenere per tenere in piedi il tuo progetto. La struttura dei costi va lasciata per ultima perché, per capire quali siano davvero da sostenere e quali possono essere tagliati, sarà necessario disporre di una prima bozza completa del modello di business.
I principali costi da sostenere arriveranno dai blocchi relativi alle attività chiave, ai partner chiave e alle risorse chiave, ed è su questi blocchi che dovrai lavorare per contenere le tue spese.
Il modello di business potrà avere dei costi fissi, che rimarranno cioè invariati nel tempo (affitti, eventuali compensi mensili ai collaboratori), dei costi variabili, cioè legati ad azioni che variano in base ai volumi di beni e servizi prodotti (ad esempio le utenze o la cancelleria) e dei costi occasionali (come il noleggio di un furgone o il budget per una specifica campagna adv su Facebook).
I progetti musicali sono per definizione basati sul valore, strutturano cioè il loro business attorno al valore percepito della propria produzione. Ascoltatori diversi sono disposti a pagare prezzi diversi per lo stesso prodotto a seconda di come quel prodotto li fa sentire. I fan scelgono un certo tipo di musica in base al proprio gusto, ma anche sulla base del valore (reale o percepito) che attribuiscono a quella specifica musica. Ciò significa che non dovrai mai sacrificare la qualità dell’esperienza che offri al tuo pubblico per ridurre le spese: i tuoi fan più fedeli, i tuoi clienti più affezionati, potrebbero perdere interesse e decidere di rivolgersi altrove.
Non puoi pensare di voler risparmiare sulla qualità di quello che produci. Farlo sarebbe un errore clamoroso. Una volta che la tua produzione complessiva raggiunge degli standard, non abbassarli mai.
COMPILA IL TUOI MUSIC BUSINESS CANVAS
Nel mio libro La Musica Attuale troverai anche un esempio pratico per la compilazione di questo strumento.
Quando proverai a scrivere il tuo Music Business Model personalizzato, cerca di inserire tutti gli elementi e gli scenari possibili. Mentre lo crei, scrivi ogni singola idea che ti viene in mente, anche la più banale o non realistica.
La fase iniziale attiene infatti al brainstorming e prevede che l’elenco sia molto ampio. Poi dovrai cominciare gradualmente a barrare tutte le idee meno rilevanti, per concentrarti soltanto su quelle davvero essenziali per il tuo progetto.
Solo gli elementi più importanti conteranno davvero nel tuo Music Business Model.
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Questo articolo è estratto da La Musica Attuale – come costruire la tua carriera musicale nell’era del digitale, di Massimo Bonelli