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Il musicista e le nuove regole dell’era digitale

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Continuiamo il nostro percorso attraverso le differenze tra la vecchia era analogica e la nuova era digitale. Dopo aver trattato in maniera teorica gli aspetti legati alla mediatizzazione del messaggio musicale e il modo in cui l’era digitale ha cambiato il concetto di successo, passiamo alla pratica, analizzando i differenti approcci operativi delle due epoche.

 

IL MODELLO OPERATIVO PER L'ARTISTA DELL’ERA ANALOGICA

Fino a qualche anno fa le case discografiche e gli artisti progettavano la propria attività basandosi principalmente sulla pubblicazione di album, che in genere venivano dif­fusi ogni 18, 24 o addirittura 36 mesi. In pratica, tra un disco e l’altro, gli artisti facevano passare molto tempo, a volte scomparendo anche per anni, riapparivano poi periodicamente, in pompa magna, in occasione dell’uscita di un nuovo album, con l’inten­zione di trasformare quel ritorno in un grande evento mediatico.

Funzionava pressappoco così: per accendere una pri­ma attenzione, veniva lanciato un singolo di anteprima, qualche mese prima della pubblicazione dell’album. Poi veniva diffuso un secondo singolo, quasi sempre a ridos­so dell’uscita del disco e, contestualmente, veniva atti­vata un’imponente macchina promozionale a supporto dell’operazione.

Infine, se la casa discografica lo riteneva opportuno e funzionale al progetto, veniva promosso un terzo e maga­ri anche un quarto singolo di richiamo, a distanza di tre o sei mesi dalla pubblicazione dell’album.

 

IL MODELLO OPERATIVO PER L'ARTISTA DELL’ERA DIGITALE

Oggi, questo modello operativo appare superato, so­prattutto per gli artisti appartenenti alla nuova scena musicale.

La sacralità dell’album, dell’artista-divo e delle attività promozionali che hanno caratterizzato l’era ana­logica del mercato discografico appartiene ormai quasi esclusivamente al nostro immaginario collettivo. I media innovativi che popolano la nostra vita in questi anni hanno bisogno di messaggi innovativi e gli artisti attuali devono prendere coscienza di non essere più con­dizionati dalla necessità di creare opere da adattare a un supporto prestabilito, come quando la musica era inscindibilmente legata a un vinile o a un cd.

Per vivere e prosperare in questo nuovo ecosistema, gli artisti hanno l’esigenza di sintonizzarsi con una rinnovata mentalità, che prevede una costante e proattiva presen­za sulla scena, possibilmente arricchita da collaborazioni, connessioni, disconnessioni, riutilizzazioni, remix.

Un percorso non più scandito da lunghe fasi ideative e produttive, in cui l’artista resta in silenzio lontano dalle scene per preparare grandi uscite periodiche, ma uno sta­to di costante attività integrata di creazione, diffusione e promozione del proprio lavoro.

Come abbiamo ampiamente visto, il pubblico non va più convinto all’acquisto di un prodotto, ma va coinvolto nello storytelling dell’artista e connesso alla sua musica.

 

 

AVVIO DI UN PROGETTO ARTISTICO NELL'ERA DIGITALE

E allora qual è il giusto approccio per avviare e gestire un progetto artistico?

Secondo Mike King, direttore marketing di Berklee On­line (l’estensione online di una delle più note scuole di musica del mondo) e autore di Music Marketing, tra i testi più conosciuti e diffusi sul marketing musicale a livello mondiale, il setup iniziale per l’avvio di un nuovo pro­getto artistico dovrebbe comprendere sei principali fasi di autoanalisi e definizione. Le sei fasi sono le seguenti:

 

1. UNA GRANDE IDEA

Qual è l’idea differenziante che rende riconoscibile il tuo progetto? Quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere?

 

2. CONOSCENZA DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO

Hai osservato e compreso le dinamiche di massima del mondo in cui hai deciso di far emergere il tuo progetto? C’è effettivamente dello spazio per farlo emergere.

 

3. ANALISI COMPETITIVA

Chi altro sta facendo ciò che vuoi fare tu? Come lo sta facendo? Quali opportunità hai di farlo meglio o in modo diverso?

 

4. DEFINIZIONE DEL PUBBLICO POTENZIALE

Pensi di sapere chi sono i tuoi potenziali fan e sai come comunicare in modo appropriato per entrare in contatto con loro? Hai scelto il linguaggio, i ca­nali e le strategie giuste per raggiungere le persone giuste?

 

5. POSIZIONAMENTO

Hai individuato il posizionamento differenziante del tuo progetto?

 

6. PIANO STRATEGICO

Le risposte ai primi cinque punti sfoceranno nella creazione del tuo piano d’azione, un programma strategico complessivo che riguarderà sia gli aspetti produttivi e organizzativi sia quelli promozionali del tuo progetto. Individuati degli obiettivi con­creti e raggiungibili, il piano ti aiuterà a scandire il percorso e le tappe per raggiungerli.

 

Seguendo la strada consigliata da King, mettiamoci ora al lavoro e cominciamo a definire le basi su cui costruire il tuo progetto artistico. È arrivato il momento di guardare più da vicino come sono fatti il tuo progetto, la tua scena di riferimento e il pubblico a cui potrebbe piacere la tua musica.

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Questo articolo è estratto da La Musica Attuale – come costruire la tua carriera musicale nell’era del digitale, di Massimo Bonelli.

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