Da qualche anno siamo proiettati verso un mondo sempre più veloce e sempre più immediato: i likes, le emoticon e le reactions sono un sintomo evidente di questa velocità di espressione che riesce a semplificare addirittura le emozioni umane.
Un bisogno di velocità che si manifesta anche in ambito musicale, influenzando i canoni stilistici e concettuali delle moderne produzioni.
VERSO UNA STRUTTURA MUSICALE PIÙ SEMPLICE
In termini di “costruzione”, basti pensare che cinquanta anni fa era impensabile poter registrare un disco di buona qualità lontano da uno studio di registrazione ed era altrettanto impensabile far ascoltare la propria musica alla grande distribuzione senza una corsia preferenziale.
Oggi è possibile registrare musica anche con un computer di fascia media o perfino con uno smartphone da poche centinaia di euro, senza parlare della visibilità della rete che permette di condividere la propria musica con tutto il mondo con un semplice click.
Se guardiamo la questione dal punto di vista compositivo, possiamo fare un ragionamento molto simile: grazie a materiali facilmente reperibili in rete è possibile comporre musica nella maniera più facile e veloce possibile, avendo anche la possibilità di ricorrere a linee melodiche o a beat di batteria preconfezionati ad hoc. Per certi versi è come se fossimo in un grande supermercato dove a noi non resta che scegliere il prodotto che più ci aggrada.
Non possiamo fare di tutta l’erba un fascio perché ci sono ancora molti grandi artisti che lavorano alla vecchia maniera: strumento alla mano, carta e penna, ma è innegabile che questa nuova velocità possa semplificare molto la vita del musicista.
E I TESTI?
Se parliamo invece in riferimento alla parte concettuale, quindi al testo e al concetto che vogliamo esprimere, probabilmente è più opportuno parlare di “immediatezza” piuttosto che di velocità.
“Scrivere è seguire due tipologie di tempo:
- il tempo di VULCANO, un tempo che forgia la materia, dedito alla concentrazione costruttiva, alla FOCALITÀ e alla cura dei suoi passaggi
- il tempo di MERCURIO, un tempo alato e leggiadro, di partecipazione al mondo intorno a noi, un tempo dedicato alla SINTONIA e all’immediatezza.”
IL CONCETTO DI "IMMEDIATEZZA"
Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane aveva già previsto questa immediatezza, magari in altri termini, ma è innegabile che questa previsione possa essere decisamente veritiera. Facciamo qualche esempio:
“Ama e ridi se amor risponde piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior...”
Fabrizio De André
“Hai capito chi sei
Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei?
Sei la Nazionale del 2006…”
Thegiornalisti
Da una parte la riflessione su come una cosa sporca come il letame sia comunque in grado di dare il proprio contributo alla vita e quindi alla nascita di un qualcosa di oggettivamente bello, come i fiori. E dall’altra parte l’esempio della Nazionale del 2006, quella Campione del Mondo, quella che ha fatto emozionare tutti.
“Sogno al mio risveglio di trovarti accanto
Intatta con le stesse mutandine rosa
Non più bandiera di un vivissimo tormento
Ma solo l'ornamento di una bella sposa…”
Lucio Battisti e Mogol
Già, sei bella e dannata
La metà mancante di una mela avvelenata
E io cerco il sollievo in una dose di veleno
Come chi è stato allattato da chi ha le serpi in seno
Con la consapevolezza che non c'è certezza
Vieni stammi vicina, sì ma a distanza di sicurezza
Io ti ho dato un dito invece tu mi hai preso il cuore
E sono sempre stato incline agli sbalzi d'amore…”
Fedez
Sono cambiati i tempi ed è cambiato il cantautorato: il mondo della musica non è più (solo) il bisogno di raccontare qualcosa ma è diventato anche un “gergo”, lo slang di un pubblico giovane e dinamico che usa le frasi delle canzoni come didascalia per le storie di Instagram: veloci, volatili e visibili per un tempo limitato.
Tutto è velocità, non c’è tempo di ascoltare un disco intero o di capire il concetto nascosto dietro una frase; i più malevoli potrebbero dire che c’è un disinteresse generale verso la musica e verso quello che succede, sarà veramente così? Probabilmente, a mancare non è l’interesse, a mancare è unicamente il tempo.
"Che sia la finestrina dello smartphone o quella più ampia di un personal computer, non vedremo mai il testo per intero […].
Per questo uno degli elementi di chiarezza di un testo digitale è la modularità: blocchetti brevi, autonomi, meglio se con un titoletto. A colpo d'occhio i titoletti costituiscono quasi un livello di lettura a sé, assecondano la lettura esplorativa e anticipano i contenuti della pagina.”
Luisa Carrada
PERCHÉ ANCHE LA MUSICA "VA VELOCE"
Nella lettura sul web e nel nostro caso anche nella musica, siamo continuamente bombardati da jingle e stimoli uditivi al punto che il nostro cervello preferisce muoversi a blocchi brevi, esplorando il contenuto a piccole dosi e memorizzando solo una porzione del brano; è qui che entrano in gioco ritornelli prepotenti, linee melodiche incisive e costruzioni di concetti attraverso frasi brevi o meglio ancora slogan.
Come possiamo vedere la comunicazione e la musica hanno subito una forte evoluzione, cambiando radicalmente e adattandosi ai ritmi più frenetici della vita di tutti i giorni.
Che sia disinteresse o che sia semplicemente immediatezza o velocità, l’unica certezza è quella di una costante evoluzione del mondo della musica, un mutamento che vale la pena di tenere sott’occhio perché scaturisce da una nuova esigenza del pubblico che, a prescindere dai gusti musicali, è ancora il fattore determinante dell’equazione.
Ecco: noi abbiamo parlato di velocità e immediatezza ma voi, siete riusciti ad arrivare fino alle fine?